Ocse, indice benessere in 36 Paesi: Italia al 13° posto
Ocse, indice benessere in 36 Paesi: Italia al 13° posto
L'Ocse ha diffuso alla fine di maggio la versione in italiano del Better Life Index, che dal 2011 si propone di misurare le condizioni di “benessere” nei 34 paesi membri (più Brasile e Federazione Russa) su 11 dimensioni che superino la sola misurazione in termini di Prodotto Interno Lordo. I 36 Paesi presi in esame sono quelli che fanno parte dell'Ocse più Brasile e Russia.
L'Italia si posiziona al 13/mo posto nell'equilibrio lavoro-vita, al 14/mo nel reddito e al 17/mo nella salute. In tutte le altre voci, invece, la performance è al di sotto della media: nelle relazioni sociali siamo in 21/ma posizione, nell'impegno civile in 23/ma, in abitazione e in sicurezza in 24/ma, in soddisfazione personale e in ambiente in 27/ma. Posizioni di retroguardia anche per occupazione (29) e istruzione (21). Larghissime le distanze tra le diverse regioni, con condizioni ancora peggiori nel Mezzogiorno.
In Italia, il reddito medio disponibile pro-capite aggiustato era pari a 25.166 dollari annui, leggermente inferiore alla media Ocse, pari a 25.908 dollari annui. Si riscontra, tuttavia, un notevole divario tra le fasce più ricche della popolazione e quelle più povere: il 20% più ricco della popolazione, infatti, guadagna circa 6 volte le somme guadagnate dal 20% più povero. In termini di occupazione, in Italia il 56% delle persone di età compresa tra 15 e 64 anni ha un impiego retribuito, al di sotto del tasso medio di occupazione Ocse (65%). In particolare, in Italia il 66% circa degli uomini ha un impiego retribuito, a fronte del 47% delle donne. La garanzia del posto di lavoro rappresenta un altro fattore costitutivo essenziale della qualità occupazionale. Coloro che si trovano di fronte a un rischio elevato di perdere la propria occupazione sono più vulnerabili, soprattutto nei paesi in cui il sistema di protezione sociale è meno sviluppato. In Italia, i lavoratori hanno una probabilità del 5,9% di perdere il lavoro, una cifra superiore alla media Ocse del 5,4%, dato che colloca il nostro paese al 27esimo posto tra i 36 considerati.