Pubblichiamo l'intervista di Stefano Iucci al Professor Antonio Casilli, in occasione del'apertura della tre giorni dell'INDL - International Network on Digital Labour. “Partirei sottolineando un elemento importante: a questo appuntamento saranno presenti, oltre a ricercatori, sindacati e associazioni, lavoratori da tutto il mondo”, afferma Casilli, sottolineando l'importanza della convergenza di tutti questi attori, accademia, sindacati e mondo del lavoro, rispetto ad un obiettivo comune: "mettere a profitto la lezione e le grandi infrastrutture umane e organizzative dei sindacati tradizionali per lavorare insieme ai nuovi soggetti, riconoscere il valore (delle esperienze) e poi creare reti di solidarietà internazionale".
Dal 10-12 settembre si svolgerà a Bologna l’ottava edizione dell’evento annuale di INDL (International Network on Digital Labor), una rete nata con la missione di promuovere la collaborazione a livello globale, tra mondo accademico e società civile sul tema del futuro del lavoro, da una prospettiva multidisciplinare. Nell’ambito di questa tre giorni, il DAMA Tecnopolo di Bologna ospiterà l'11 settembre una tavola rotonda dal titolo “L’azione sindacale nell’epoca del lavoro digitale e dell’intelligenza artificiale", in collaborazione con la Fondazione Di Vittorio e con il patrocinio dell'ILO e della Regione Emilia Romagna, obiettivo: approfondire il funzionamento della digitalizzazione del lavoro e dell’intelligenza artificiale.......
L'isola, luogo simbolo della nascita del progetto europeo, ha ospitato il 3 settembre 2025 l'iniziativa dal titolo "L'Europa vista da Ventotene". L'evento, promosso dalla CGIL nazionale insieme al Movimento Europeo Italia e all'Istituto di studi federalistici Altero Spinelli, con il patrocinio del comune di Ventotene e della Provincia di Perugia, si è svolto dalle ore 11, per proseguire poi fino alle 21, con il dibattito in Piazza Castello, con la partecipazione di delegazioni della CGIL nazionale, delle Camere del lavoro di: Latina, Peugia, Monza e Lecce, dello SPI nazionale, della FDV e dell'ANPI.
Segnaliamo l'intervista di Marco Omizzolo, sociologo, docente e ricercatore dell’Eurispes, a Daniele Di Nunzio, responsabile dell'area ricerca della Fondazione Di Vittorio. L'intervista è sul volume, edito da Futura Edizioni, dal titolo "Il lavoro povero, fattori di vulnerabilità e azioni di contrasto" curato dallo stesso Di Nunzio. Il volume presenta un’analisi del lavoro povero come fenomeno multifattoriale e delle pratiche necessarie per contrastarlo. La ricerca ha analizzato il ruolo della contrattazione (nazionale, aziendale, territoriale) e le azioni di carattere sociale e istituzionale. l progetto è stato coordinato dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio e condotto in collaborazione con il Centro di Studi e Iniziative per la Riforma dello Stato con un gruppo di ricerca interdisciplinare.
Nuove Accessioni è la rassegna delle più recenti pubblicazioni acquisite e catalogate dalla Biblioteca della Fondazione DI Vittorio. È così possibile cogliere la ricchezza e la complementarietà dei materiali offerti al servizio delle attività di studio e di ricerca. Nuove Accessioni comprende monografie e periodici, vi sono inclusi anche alcuni materiali di “letteratura grigia” utili alla ricerca, cioè studi, ricerche e dossier non reperibili attraverso i consueti canali di distribuzione commerciale e prodotti da soggetti esterni, quali ministeri, enti locali, istituti specializzati, centri di studio e di ricerca pubblici e privati. La nostra biblioteca si arricchisce dei volumi donati dalla famiglia del Prof.Enzo Bartocci.
Pubblicato il volume "Annali Fondazione Giuseppe Di Vittorio 2023". Questo numero raccoglie gli atti del convegno "Un’altra idea di autonomia: alle origini de La libertà viene prima Autonomia, autogoverno, democrazia radicale, tra azionismo e marxismi eterodossi", svoltosi il 24 gennaio 2024 all'Università di Roma Tre.
Nel quadro di una vera e propria genealogia teorica e intellettuale, questo numero degli Annali della Fondazione Giuseppe Di Vittorio si propone di toccare e approfondire alcune delle principali fonti di ispirazione del bagaglio culturale trentiniano.
Sedici racconti inediti, sedici voci che parlano dal cuore del mondo del lavoro. Edita da Alegre, in libreria “Con la testa e con le mani. Quando la classe si fa racconto”
Si è svolta Mercoledì 16 luglio, alle ore 18, presso la Villetta Social Lab, in via degli Armatori 3, la presentazione di “Con la testa e con le mani. Quando la classe si fa racconto”, l’antologia nata dalla prima edizione del Premio Letterario Giuseppe Di Vittorio, giunto quest’anno alla sua seconda edizione e promosso dalla Cgil di Roma e Lazio, dall’Iress Lazio e dalla Fondazione Di Vittorio.
Pubblichiamo le slide presentate il 1° luglio 2025, in occasione del seminario del Coordinamento Nazionale archivi biblioteche e centri documentazione, dal titolo "La Sfida digitale in archvio. Nuovi strumenti e transizioni".
Nell’ambito della XVI edizione del Festival “Luci sul Lavoro” di Montepulciano, un momento collettivo di confronto sul tema del lavoro, si svolgerà l’incontro dal titolo “IL LAVORO NELLA POSTDEMOCRAZIA” organizzato da Fondazione Giuseppe Di Vittorio e CGIL Toscana
In allegato il volume "Il lavoro povero. Fattori di vulnerabilità e azioni di contrasto" in free download.
Cos’è il lavoro povero? Come fronteggiarlo? Il volume presenta un’analisi del lavoro povero come fenomeno multifattoriale e delle pratiche necessarie per contrastarlo. La ricerca ha analizzato il ruolo della contrattazione (nazionale, aziendale, territoriale) e le azioni di carattere sociale e istituzionale. Il lavoro povero è considerato come un fenomeno complesso che riguarda il modello di sviluppo ed è messo in relazione a un ampio spettro di fattori....
Oggi serve una grande mobilitazione collettiva per affermare la priorità della crescita dei salari, del miglioramento delle condizioni di lavoro, del superamento della precarietà per ricordare a tutti che non esiste crescita infinita in un mondo finito. Quindi la transizione ecologica e un nuovo modello di produzione e consumo sono un obbligo non una semplice necessità.
Il referendum ha evidenziato l’importanza del ruolo sindacale. Un sindacato di strada è indispensabile per rappresentare in maniera unitaria un mondo del lavoro sempre più frammentato. Contributo fondamentale alla stessa sinistra politica, perché il superamento dell’individualismo è la condizione di base del cambiamento politico.
Cosa rimane dopo i referendum sul lavoro e la cittadinanza? Molto più di ciò che si potrebbe desumere seguendo la discussione che va per la maggiore sui media. Davvero deludente salvo poche eccezioni. Si ragiona quasi esclusivamente se il referendum abbia o no rafforzato il cosiddetto campo largo a sinistra o se invece non sia stato un autogol che ha rafforzato ancora di più Meloni e i suoi alleati. Si sollecita da più parti una resa dei conti nel PD, enfatizzando le dichiarazioni di alcuni suoi esponenti politicamente irrilevanti.
Nell’ambito del progetto europeo CONCILIARE, si cercano giovani afrodiscendenti interessati a condividere le loro opinioni sulla cultura e la società in continua evoluzione per focus group. CONCILIARE mira ad analizzare il cambiamento in corso nel Colonial Cultural Heritage (CCH), tentando di aumentare la comprensione di queste trasformazioni mediante quattro aree chiave: libri di testo, spazi pubblici, musei e consumo culturale di prodotti e tradizioni. D’altra parte, si propone di approfondire la conoscenza delle reazioni e delle rappresentazioni dei cambiamenti in quattro ambiti del patrimonio culturale coloniale dei diversi gruppi sociodemografici, ossia l’etnia, il genere, la generazione e i contesti culturali.
Il leader della Cgil commenta i risultati del referendum: “Quorum non raggiunto, ma tutte le persone che hanno votato sono la base di partenza. La mobilitazione continua”. Artcolo di Emanuele De Nicola originariamente pubblicato su Collettiva.it
“Il quorum non l’abbiamo raggiunto, oggi non è una giornata di vittoria. Contemporaneamente i dati ci dicono che sono oltre 14 milioni le persone che hanno votato nel nostro Paese, a cui si aggiungeranno gli italiani all'estero: è un numero importante e un punto di partenza. I problemi che abbiamo posto con i referendum restano tutti sul tavolo”. Così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini commenta i risultati del referendum in conferenza stampa...
Pubblichiamo l'articolo di Giorgio Sbordoni originariamente pubblicato su Collettiva.it, con i commenti dal territorio, le analisi di voto al referendum, i ringraziamenti alle tante e ai tanti militanti che hanno dato tutto per la campagna, a chi ha votato.
A commentare i segretari generali di quattro territori: la Campania che afferma “Un buon dato nella nostra regione, Napoli città coinvolta nei processi democratici”; l'Emilia Romagna “Nessuna forza sociale o politica vanta dato simile”; il Lazio che definisce i risultati del referendum “Una grande prova di democrazia”, e infine la Liguria che sottolinea “Grande partecipazione democratica per la dignità del lavoro e il diritto di cittadinanza”.
Maurizio Landini commenta l'esito del referendum alle ore 16.
Segui la conferenza stampa sul sito Collettiva.it.
Più tutele per le lavoratrici e i lavoratori delle piccole imprese.
In caso di vittoria del sì, viene cancellato il limite delle 6 mensilità di risarcimento.
Il giudice potrà quindi stabilire un indennizzo di importo superiore.
Francesco Sinopoli, presidente della Fondazione Di Vittorio, ospite al confronto TV andato in onda il 3 giugno su Rai Parlamento, illustra le ragioni del sì al secondo quesito.
In occasione del 51° anniversario della strage di Piazza della Loggia, l'Associazione Casa della Memoria, di cui la CGIL Brescia fa parte, ha organizzato una serie di iniziative pubbliche, che continueranno fino alla metà di giugno. Il 28 maggio 1974 una bomba esplodeva a Brescia, in Piazza della Loggia, dove era in corso una manifestazione unitaria contro il terrorismo neofascista indetta dalla Federazione CGIL-CISL-UIL e dal Comitato antifascista della città. Otto morti e centodue feriti sono stati il bilancio di quella strage, venuta a comporsi nella lunga teoria di attentati che da Portella della Ginestra alla stazione di Bologna per decenni ha insanguinato l’Italia senza che nessuno dei mandanti e dei protettori della mostruosa trama eversiva sia stato individuato e colpito.
Nel 2025 le cittadine e cittadini saranno chiamati a votare per 5 Referendum. Cinque quesiti referendari su lavoro e cittadinanza promossi da sindacato e associazioni al centro della consultazione referendaria dell’8 e 9 giugno. La Corte Costituzionale ha ritenuto ammissibili i 4 quesiti, per i quali sono state raccolte oltre 4 milioni di firme, e il referendum sulla cittadinanza, depositato in Cassazione con 637 mila firme. Chi studia, lavora o è in cura fuori dal Comune di residenza potrà votare nel Comune di temporaneo domicilio. Si potrà richiedere l’ammissione al voto entro domenica 4 maggio tramite un’apposita istanza al Comune di temporaneo domicilio.
La Fondazione Di Vittorio sostiene l'appello per il voto ai 5 referendum su cittadinanza e lavoro. “Oggi due milioni e mezzo di persone di origine straniera vivono da anni in Italia e non hanno il pieno riconoscimento dei diritti di cittadinanza. Oggi cinque milioni e mezzo di persone lavorano con contratti a tempo determinato o a tempo parziale, quasi il 30% dei lavoratori dipendenti; sono in gran maggioranza donne e giovani, con salari più bassi e più esposti a condizioni di povertà” ricorda l’appello. Tra i firmatari: il Premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi, oltre a numerose personalità del mondo giuridico, filosofico, della sociologia, della storia, informatica, della medicina, rettori e rettrici.