Seminario CGIL Sicilia: IN NOME DEL GENERE. Azioni di contrasto al fenomeno delle violenze di genere sul luogo di lavoro e contrattazione inclusiva di genere
In Italia le donne continuano ad essere uccise al ritmo di una ogni tre giorni. La violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani, eppure in molti casi viene ancora sottovalutata quando non banalizzata. Nel nostro Paese si affronta quasi esclusivamente la violenza domestica, ma la violenza sulle donne ha forme diverse, dalle mura di casa a quella nei luoghi di lavoro, di cui quasi mai si parla e che è in assoluto la meno denunciata. Anche se il fenomeno è molto esteso: i dati parlano di un milione e 173 mila donne che hanno subito molestie o ricatti sul posto di lavoro, durante la loro vita, pari all’8,5% delle lavoratrici, solo lo 0,7% delle donne ha denunciato, per paura di perdere il lavoro e per vergogna di essere giudicate dalla società, che in Italia è ancora fortemente sessista e patriarcale, una società in cui la donna deve difendersi dall'accusa di "aver cercato la violenza" forse perchè "non adeguatamente vestita".
Nel 2007 le parti sociali europee hanno siglato un accordo quadro sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro impegnando gli associati ad attuarlo in ciascuno Stato membro e nei Paesi dello spazio economico europeo. Da allora in Italia sono stati siglati molti accordi tra le parti sociali sia a livello nazionale che regionale.
E' in questo scenario che si inserisce il seminario "IN NOME DEL GENERE. Azioni di contrasto al fenomeno delle violenze di genere sul luogo di lavoro e contrattazione inclusiva di genere" progettato e organizzato dal dipartimento politiche di genere e la responsabile della formazione della Cgil Sicilia al fine di far conoscere il fenomeno e dare strumenti per prevenirlo e gestirlo tutelando le vittime.
L'iniziativa che si terrà a Milazzo nei giorni 1° e 2 luglio 2019, sarà articolata in una parte politica con l'introduzione di Michele Pagliaro, la relazione di Susanna Camusso e le conclusioni di Gianna Fracassi, e una parte di laboratori didattici progettati e coordinati da Francesca Vitale della CGIL Sicilia, Daniela Decinti della FDV, Alessandro Gallo e Valeria Giuliana della FISAC Sicilia. Nei laboratori didattici si sperimenterà un caso di molestie sessuali in un luogo di lavoro in un'aula immaginaria di tribunale, la costruzione del codice etico della CGIL Sicilia, e una simulazione di trattativa di contrattazione di genere.
Al seminario daranno il loro contributo come esperte interne Ivana Galli e Anna Salfi e come esperte esterne Graziella Priulla docente dell'università di Catania, Maria Vagliasindi Presidente della Corte di Appello di Caltanissetta.
In allegato il programma.