Il volume approfondisce il ruolo svolto dalla Cgil e dal Pci nella complessa stagione del terrorismo e dello stragismo in Italia. Il movimento sindacale, in particolare la Cgil, e il Pci – percependo la sovraesposizione delle istituzioni al rischio di un collasso democratico – sono convinti di doversi occupare direttamente della difesa dell’ordine pubblico. Da una parte c’è il vecchio sogno dei comunisti italiani di poter “controllare le questure”, di gestire in prima persona l’ordine pubblico inteso come massima espressione del potere dello Stato – idea che rimanda alle eredità della tradizione leninista; dall’altra la totale identificazione dei comunisti italiani nella Costituzione Repubblicana e nella sua difesa.
Il volume approfondisce il ruolo svolto dalla Cgil e dal Pci nella complessa stagione del terrorismo e dello stragismo in Italia. Il movimento sindacale, in particolare la Cgil, e il Pci – percependo la sovraesposizione delle istituzioni al rischio di un collasso democratico – sono convinti di doversi occupare direttamente della difesa dell’ordine pubblico. Da una parte c’è il vecchio sogno dei comunisti italiani di poter “controllare le questure”, di gestire in prima persona l’ordine pubblico inteso come massima espressione del potere dello Stato – idea che rimanda alle eredità della tradizione leninista; dall’altra la totale identificazione dei comunisti italiani nella Costituzione Repubblicana e nella sua difesa.