Ciò che accadde a Rosarno nel gennaio 2010 non va considerato un fatto a sé stante, una questione eccezionale di ordine pubblico in cui affiorarono gravissimi atti di razzismo e xenofobia, tralasciando di cogliere le cause che hanno portato a quella rivolta. La ricerca ha evidenziato che esistono almeno quindici realtà territoriali, collocate al Sud, a rischio di conflittualità sociale, a causa di profondi squilibri territoriali e di sviluppo. Crisi economica, sfruttamento del lavoro, sommerso e criminalità organizzata sono fattori che non possono essere ignorati se si vuole evitare che si ripetano altre Rosarno.