Immigrazione, sfruttamento e conflitto sociale. Una mappatura delle aree a rischio e quattro studi di caso territoriali
Ciò che accadde a Rosarno nel gennaio 2010 non va considerato un fatto a sé stante, una questione eccezionale di ordine pubblico in cui affiorarono gravissimi atti di razzismo e xenofobia, tralasciando di cogliere le cause che hanno portato a quella rivolta. La ricerca ha evidenziato che esistono almeno quindici realtà territoriali, collocate al Sud, a rischio di conflittualità sociale, a causa di profondi squilibri territoriali e di sviluppo. Crisi economica, sfruttamento del lavoro, sommerso e criminalità organizzata sono fattori che non possono essere ignorati se si vuole evitare che si ripetano altre Rosarno.
Il rapporto di ricerca è stato realizzato da Emanuele Galossi (coordinamento), Elena Battaglini, Francesca Carrera , Giuliano Ferrucci, Maria Mora e Veronica Padoan. I quattro studi di caso sono stati elaborati da: Mauro Di Giacomo, Elio Montanari e Veronica Padoan.
Rapporto di ricerca