Il 30 aprile 2017 scade l’ennesima proroga per il rinnovo della concessione per il servizio pubblico radiotelevisivo che - peraltro - non è l’unico atto necessario per la prosecuzione dell’attività; andrà accompagnata da una convenzione e dal contratto di servizio.
Sarà questa la data ultimativa, come annunciato dal Governo o assisteremo all’ennesimo rinvio?
E nel caso si dovesse rinnovare la concessione, quale discussione di merito, trasparente e partecipata sarà garantita?
In questi mesi, nessuna richiesta di confronto di parte sindacale è stata accolta dal Governo.
Contemporaneamente constatiamo che ancora non sono definiti i contenuti del piano industriale.
La RAI ha di certo tanti problemi da risolvere, ma ci domandiamo ancora:come può funzionare un’azienda in condizioni di incertezza di prospettive?