La città richiede il nostro sguardo: se le rivolgiamo attenzione, la indirizziamo riflessivamente a noi stessi e al nostro abitare nel mondo. Uno sguardo riflessivo - lo sguardo del flâneur o della flâneuse ad esempio - può riorientare il modo in cui immaginiamo e viviamo la nostra città ma anche il modo in cui progettiamo il suo scopo, i suoi valori, la sua bellezza, la sua etica.
La città è infatti spazio fisico e, insieme, spazio di relazioni, risonanze e corrispondenze tra la natura del luogo (il genius loci), i suoi limiti e la cultura delle sue comunità.