L’introduzione del lavoro agile a seguito dello scoppio della pandemia di Covid-19 a partire da marzo 2020 ha avuto un impatto considerevole su molte categorie di lavoratori, modificandone aspettative, autonomia, modalità e condizioni di lavoro. In questa ricerca si è studiato l’impatto che il lavoro agile ha avuto sul personale Tecnico, Amministrativo e Bibliotecario (TAB) degli atenei statali di tutta Italia.
In particolare, si è posta l’attenzione sulla diffusione del lavoro agile, sulla sua regolamentazione, sulla dimensione organizzativa e sull’impatto che l’introduzione del lavoro agile ha avuto sulle condizioni di lavoro nel settore studiato.
Il quarto seminario annuale della Consulta Giuridica della CGIL, dedicato alla memoria del Prof. Luigi Mariucci, ha approfondito i temi delle tutele e delle condizioni di lavoro in relazione all’affermarsi delle forme di smart working.
A questo link il video dell’intero seminario, trasmesso online su Collettiva.it il 12 febbraio 2021.
https://www.youtube.com/watch?v=ZVFYnnTlLHk
PROGRAMMA:
LORENZO FASSINA, Responsabile Uffico giuridico e vertenze CGIL nazionale
PROF. ANDREA LASSANDARI, Università di Bologna, ricordo di Gigi Mariucci
TANIA SCACCHETTI, Segretaria Confederale CGIL, Introduzione ai lavori
PROF. UMBERTO CARABELLI, Direttore della Rivista giuridica del lavoro e della previdenza sociale, coordinatore della tavola rotonda
Nel Focus realizzato dall’Osservatorio area contrattazione Cgil e FDV si analizzano 326 intese firmate per la maggior parte tra marzo e settembre 2020. Si tratta di uno spaccato ampio, anche se non esaustivo, di tutti gli accordi della fase emergenziale.
Nel Focus vengono inoltre analizzati sette casi studio di diversi comparti: Tim, Istat, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Ast, Amazon, Gucci, Isa Spa.
Le intese raccolte e approfondite per questo Focus descrivono come la contrattazione, pur in un quadro normativo fluttuante e instabile, abbia accettato la sfida di gestire (e non subire) i cambiamenti che l’emergenza sanitaria ha comportato, introducendo adeguate tutele e diritti per i soggetti coinvolti.
Secondo le stime di uno studio presentato all'ultimo Forum economico modiale, nel 2020 il 50% dei lavoratori opererà da "remoto". C'è chi parla di una rivoluzione in grado di disegnare nuovi modelli sociali. Ma con quali rischi? Ne parla il Presidente della Fondazione Di Vittorio in un'intervista pubblicata su Il Venerdì di Repubblica del 2 settembre 2016.