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Commento ai dati Osservatorio Precariato INPS 2019

Nei dati dell’Osservatorio Precariato INPS 2019, il totale dei nuovi rapporti di lavoro attivati è più basso rispetto al 2018 (-396 mila); più nello specifico, il dato rimane positivo per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato (+73 mila) che crescono prevalentemente grazie alle trasformazioni (+170 mila) mentre cala il tempo determinato (-280 mila) e la somministrazione.

Si confermano soprattutto le difficoltà nel IV° trimestre 2019, rispetto allo stesso periodo del 2018.

Diverso l’andamento delle cessazioni, che calano come totale annuo complessivo (-182 mila) ma crescono nel tempo indeterminato (+41 mila).

4 milioni 492 mila persone nell’area del disagio occupazionale


Lavoro: FDV (Cgil), 4 milioni 492 mila persone nell’area del disagio occupazionale
È il dato più alto degli ultimi dieci anni (+45,5% sul 2007)

Roma, 9 dicembre - Sono 4 milioni 492mila le persone che nel nostro Paese si trovano nella cosiddetta area del disagio occupazionale (vale a dire coloro che in modo involontario svolgono un lavoro temporaneo o a tempo parziale), con un incremento del 45,5% rispetto al 2007. È quanto emerge da una ricerca della Fondazione Di Vittorio

Il tasso del disagio è pari al 20% (rispetto al totale degli occupati). Il più alto degli ultimi dieci anni. Al Sud (23,9%) è maggiore rispetto al Nord (17,7%). Nell’occupazione femminile più alto (26,9%) rispetto a quella maschile (15,2%).

Record dei contratti a tempo determinato, occupati a livello del 2008 ma con molte meno ore lavorate, crescita del part time involontario, calo del lavoro autonomo

Secondo il rapporto realizzato dalla Fondazione Di Vittorio, l'occupazione torna ai livelli del 2008 grazie all'aumento dei contratti a tempo determinato. Cresce anche il part-time, in particolare quello involontario, cala il lavoro autonomo. In calo anche le ore lavorate.

“I numeri – commenta Fulvio Fammoni, presidente della Fondazione Di Vittorio – dimostrano come sia profondamente cambiato e peggiorato il mix di occupazione. L’aumento del numero dei precari sommato al part time involontario produce una cifra record di oltre 4,5 milioni di persone che svolgono un’attività che non hanno scelto e che non vorrebbero”.

Di seguito, è possibile scaricare il rapporto (a cura di Lorenzo Birindelli) e la sintesi.

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