Giovedì 7 luglio,a Montepulciano, in occasione dell'evento europeo "Luci sul lavoro", Salvo Leonardi - della Fondazione Di Vittorio - terrà una docenza sul tema del salario minimo. L'intervento rientra fra quelli previsti nell'ambito della Scuola di Relazioni Industriali, tradizionalmente concomitante - nell'ormai annuale appuntamento di Montepulciano - agli incontri in plenaria, quest'anno particolarmente ricchi di argomenti e presenze autorevoli.
Secondo la fisica contemporanea, il mondo materiale, e quindi anche un territorio, non è un ambito “meccanico”, risultante dalla sommatoria di fattori o enti distinti, ma costituisce la proprietà emergente di una rete complessa di relazioni, tra cui ogni singola componente va intesa come nodo, interconnessione o correlazione all’interno di una rete di eventi.
Se, come scrive Hartmut Rosa (2016; 2021), la «risonanza» si riferisce alla condizione o alle modalità di un rapporto dinamico con il mondo, in cui soggetti, organizzazioni e comunità entrano in contatto «l’altro da sé» e si trasformano reciprocamente, come possiamo analizzare e infrastrutturare, nei nostri territori, degli spazi che producano risonanze e non alienazione?
Elena Battaglini, senior scientist FDV, interverrà al Master universitario di I livello mag4P – progettazione e gestione di politiche e progetti partecipativi (https://mag4p.unipg.it/), con una lezione dal titolo:
INFRASTRUTTURARE UN LUOGO COME SPAZIO DI RISONANZA.
Metodo e tecniche di progettazione socioterritoriale
Perugia, 24 giugno ore 14
In collaborazione con la Fondazione Giuseppe di Vittorio, martedì 14 giugno 2022, dalle 11.30 alle 13.30, presso l’Aula Urbano VIII di Rome Tre, Via Madonna dei Monti, 40, Roma, si svolgerà lezione conclusiva del corso di Metodo e tecniche per la progettazione socioterritoriale, curato da Elena Battaglini, Ricercatrice Senior della Fondazione.
Martedì 7 giugno 2022, dalle ore 10 presso l'Aula Magna Guido Cazzavillan, Campus Economico San Giobbe, Venezia.
Interverrà Salvo Leonardi, esperto di relazioni industriali presso la Fondazione Di Vittorio.
Dell’impact thinking ne ha parlato Ronald Cohen (2022, Luiss University Press): di fronte a sfide globali complesse, si riferisce alla necessità di integrare mindset organizzativi basati, fino ad adesso, su modelli rischio-rendimento, con la valutazione dell’impatto socioterritoriale che un investimento o un processo produttivo può avere sulle comunità in termini di giustizia sociale, diminuzione delle disuguaglianze, protezione dell’ambiente o altre priorità. In sostanza, nella costruzione di percorsi di sviluppo turistico, l’impact driven economy tiene conto degli interessi, valori, cognizioni nonché dei bisogni e domande socioterritoriali.
La ricerca ha l’obiettivo di analizzare le condizioni, i bisogni e le aspettative delle/dei professioniste/i autonomi, al fine di favorire una migliore comprensione della loro situazione e l’elaborazione degli interventi politici e sociali più adeguati per migliorarla, partendo dal loro punto di vista.
Mercoledì 11 maggio dalle ore 10:00 alle ore 13:00 presso la CGIL nazionale (Sala Federico Caffè) si terrà il workshop "Politiche industriali come leva di rigenerazione territoriale?" (sarà possibile seguirlo anche online su https://www.collettiva.it/).
Inizia l’ ”Inchiesta nazionale sulle condizioni e le aspettative di lavoratrici e lavoratori”.
L’obiettivo è quello di indagare le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori partendo dalla loro esperienza e dal loro punto di vista, per comprendere i bisogni e le aspettative per migliorare il mondo del lavoro e l’azione del sindacato.
Riflessioni sul volume RIPARTIRE DALLE CITTÁ di Gaetano Sateriale e Fabrizio Ricci, alla presenza del Ministro Franceschini
Nella postmodernità, la città è esplosa sul territorio riverberando le sue logiche di scomposizione del lavoro fordista, le configurazioni socioeconomiche emergenti, le metamorfosi antropologiche e le sue ambivalenze.
La postmodernità viene definita come processo di approfondimento di tendenze già in atto e contemporaneamente di radicale innovazione ma che senso ha la definizione di “urban age” coniata da UnHabitat nel 2016, se non vi è accordo su cosa sia oggi la città?
Su questi temi, Elena Battaglini, responsabile dell’unità di ricerca “Economia territoriale”, introdurrà e coordinerà la presentazione e discussione dei temi del libro.
Dipartimento di Architettura, Università di Roma Tre, il 26 aprile dalle 10 alle 13.
In allegato la locandina con il programma dell'iniziativa.
Questo il titolo del keynote speech che Elena Battaglini, responsabile dell’unità di ricerca “Economia territoriale”, indirizzerà alla Conferenza Internazionale “Sustainability: An Era of Transformation in Human Habitat”. Organizzata dal Dipartimento di Architettura e Design del CT Group Punjab e promossa dal National Institution’s Innovation Council, la conferenza si terrà online e onsite a Jalandhar, Punjab, India il 22 aprile 2022.
In allegato Pdf la locandina con il link per scaricare il programma della sessione inaugurale.
Presentato il 13 aprile 2022 il terzo Rapporto sulla contrattazione di secondo livello, frutto della collaborazione tra l’area delle Politiche contrattuali della Cgil nazionale e la Fondazione Giuseppe Di Vittorio (Fdv).
Per la stesura di questo rapporto sono stati letti e classificati 2.168 accordi stipulati nel triennio 2019-2021.
Il coordinamento scientifico dell’indagine si deve principalmente ai ricercatori della FDV, Beppe De Sario e a Salvo Leonardi.
La stesura del Rapporto è stata curata da Nicoletta Brachini, Beppe De Sario, Salvo Leonardi e Manola Cavallini.
È uscito il numero monografico della rivista Sociologia Urbana e Rurale della FrancoAngeli. Il volume è stato curato dalla nostra Elena Battaglini insieme al Professor Alfredo Mela, Emerito di Sociologia dell'Ambiente e del Territorio del Politecnico di Torino.
Martedì 5 aprile 2022, dalle ore 9.30 presso la Sala Santi della Cgil nazionale, e in diretta sul sito collettiva (www.collettiva.it), si terrà il convegno dal titolo: “La Giusta transizione tra domande e prospettive: quale modello di sviluppo possibile?”.
Il rapporto “Il lavoro da remoto: modalità attuative, strumenti e il punto di vista dei lavoratori” analizza i dati dell’indagine INAPP-PLUS sul lavoro da remoto nella fase emergenziale della pandemia di Covid-19, evidenziando le modalità organizzative introdotte, gli strumenti utilizzati per svolgere le attività da remoto e i relativi sistemi di monitoraggio, operando una prima distinzione tra settore pubblico e privato. I risultati del rapporto INAPP-PLUS saranno discussi in un’iniziativa organizzata dalla CGIL Nazionale e dalla Fondazione Di Vittorio, giovedì 31 marzo ore 15.00. Diretta streaming su Collettiva.it, pagina Facebook e YouTube di Collettiva.
Presiede
Nicola Marongiu, Coordinatore Area Contrattazione e Mercato del Lavoro, CGIL Nazionale
Introduce
Futuri Urbani è un progetto promosso da Criticity, un collettivo di ricerca e analisi territoriale con sede a Firenze. Nato come percorso seminariale interfacoltà, è divenuto poi un ciclo di conferenze online a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, e si presenta oggi nei tre volumi intitolati Città ostile, Città fragile e Città viva.
La collana Futuri Urbani, in cui sono raccolti 27 contributi redatti da persone e realtà afferenti a diversi ambiti e settori disciplinari, è perciò da considerarsi non come un punto d’arrivo ma come un momento di un più ampio processo in divenire, in cui sia le finalità che le modalità di organizzazione del dialogo possano mutare, trasformando in “altro” le sfide contingenti.
Una città si qualifica in virtù del modo con cui vengono percepite, simboleggiate, valorizzate e usate le sue risorse ambientali. I fiumi che l’attraversano svolgono un ruolo prezioso per il territorio e ne esprimono la sua più intima essenza: fonti d'acqua, di cibo o di energia idroelettrica per il suo sviluppo, sono utilizzati come mezzi di trasporto, come confini e misure difensiva, come veicoli di smaltimento di rifiuti e residui del metabolismo territoriale. Al di là delle funzioni di un fiume, è il rapporto di vitale intimità che unisce l’uomo all’acqua che fornisce le principali cornici di senso al processo di territorializzazione, legando una comunità al suo luogo elettivo e orientandone percorsi di vita e traiettorie di sviluppo.
Infrastruttura fisica, digitalizzazione e competenze digitali. Su questi tre grandi capitoli del PNRR, le donne possano portare energia, pensiero innovativo e visione. Perché? È forse grazie alle loro attitudini che sono portate a pre-occuparsi del futuro? Se questo è vero, significa che laddove vengano loro riconosciute competenze e capacità potranno metterle a servizio del bene comune. Sarà infatti sempre più necessario promuovere e valorizzare modelli organizzativi basati sulla collaborazione, sulla condivisione, sull’esercizio della delega, sulla fiducia, sull’autorevolezza, sull’intelligenza sociale ed emotiva, sull’adattabilità e sulla creatività.
Tutte caratteristiche molto femminili.
Con il passaggio verso ambienti tecnologici web.3 in blockchain e 5D, la produzione sociale di valore potrà essere innescata all’interno di network territoriali che costruiscono i propri algoritmi per dare direzione e senso al proprio sviluppo, all’interno di visioni di futuro condivise.