Salta al contenuto principale
Commento ai dati Istat “Occupati e disoccupati” - Settembre 2018

di Fulvio Fammoni

 

Dai dati Istat di settembre 2018 su “Occupati e disoccupati” e dalla loro proiezione sull’ultimo trimestre (luglio/settembre 2018), l’area delle persone in disagio occupazionale è in ulteriore e forte incremento.

La FDV ha diffuso -nella giornata di Lunedì 29 ottobre- i dati relativi al I° semestre 2018 dell’area della sofferenza occupazionale.

I dati attuali non sono statisticamente comparabili (produrremo appena in possesso dei microdati la statistica sui primi nove mesi del 2018) ma confermano le tendenze indicate nella nostra ricerca.  

Ricerca FDV: Disuguaglianze e disagio nel lavoro - dati I° semestre 2018

Roma, 29 ottobre – L’area del disagio occupazionale, costituita da lavoratori temporanei non volontari e da part-time involontari, nel primo semestre 2018, raggiunge la quota record di 4 milioni 883 mila persone, pari al 21,7% del totale degli occupati e del 25,1% dei lavoratori dipendenti. È quanto emerge dal rapporto ‘Disuguaglianze e disagio nel lavoro’ elaborato dalla Fondazione Di Vittorio in base ai dati della Rilevazione Continua delle Forze di Lavoro dell’Istat.

Report FDV "Ingorgo" generazionale?

Negli ultimi dieci anni la composizione del mercato del lavoro nel nostro Paese è radicalmente cambiata e l’età media degli occupati si è fortemente innalzata. Questo è dovuto solo in parte all’invecchiamento della popolazione. Infatti, tra i giovani (15-34 anni) il calo degli occupati dal 2° trimestre 2008 al 2° trimestre del 2018 (‑1 milione 863 mila) sorpassa di quasi 500 mila unità il calo della popolazione della stessa fascia d’età (-1 milione 374 mila), con il tasso di occupazione che cala del 9,3%. E’ quanto emerge dal report “Ingorgo generazionale?” realizzato dalla Fondazione Di Vittorio.

Commento dati ISTAT Luglio 2018 di Fulvio Fammoni

I dati Istat sull’occupazione del mese di Luglio 2018 vedono un calo di 28 mila occupati, più precisamente un calo di 44 mila lavoratori stabili e un aumento di 16 mila fra tempi determinati e indipendenti equamente ripartito.

Per il secondo mese consecutivo –dunque- cala il numero degli occupati. E’ ancora troppo presto per dire se si tratta di una tendenza ma, più che sufficiente per una seria preoccupazione sulle dinamiche del lavoro in Italia, anche perché la contestualità con il rallentamento dell’economica è significativa.

Si può iniziare a parlare invece di tendenza per quanto riguarda il lavoro a tempo indeterminato, che in un anno cala di -122 mila unità.

Report FDV “Ore lavorate e Pil dieci anni dopo"

Nel 1° trimestre 2018 il numero degli occupati ritorna ai livelli precedenti la crisi, ma lo stesso non avviene per la quantità di ore lavorate. E' quanto emerge dal report “Ore lavorate e Pil dieci anni dopo” elaborato dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio.

Secondo il report, curato da Lorenzo Birindelli, "il numero di persone occupate recupera il livello massimo toccato prima della crisi, ma, nello stesso tempo, va segnalato che la quantità di lavoro effettivamente prestata nel primo trimestre 2018 è ancora inferiore di 693 milioni di ore a quella dello stesso trimestre del 2008; tale differenza corrisponde a -1,2 milioni di unità di lavoro equivalenti a tempo pieno (ULA), che rappresentano il numero di ore necessario per coprire continuativamente ad un orario standard un posto di lavoro”.

Lavoro: Le buone pratiche del teatro

L'appuntamento nazionale delle "Buone Pratiche del Teatro" del 2018 sarà dedicato al tema del lavoro. Si discuterà di “nuove professionalità, formazione, occupazione, welfare” il 24 marzo 2018 dalle ore 9 e per l'intera giornata, presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, viale Pasubio 5, Milano. Il progetto è frutto della collaborazione della Associazione Culturale Ateatro con Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione di Vittorio e Fondazione Symbola. Per la Fondazione Di Vittorio, Daniele Di Nunzio presenterà i risultati della ricerca "Vita da artisti" condotta in collaborazione con la SLC-CGIL e le associazioni del settore dello spettacolo.
 

Lavoro: "qualità e quantità”

Nel quarto trimestre 2017, le ore lavorate (dati conti economici ISTAT) sono ancora inferiori del 5,8%  rispetto al primo trimestre del 2008 e le unità di lavoro sono il 4,7% in meno sempre relativamente allo stesso periodo. Si tratta di -667 milioni di ore lavorate e di quasi 1,2 milioni di Unità di Lavoro in  meno rispetto al primo trimestre 2008. 

DONNE E LAVORO. MOLTO ANCORA RESTA DA FARE

In livelli assoluti, hanno lavorato in media nel 2017 in Italia 9,67 milioni di donne, raggiungendo la percentuale del 42% del totale degli occupati, quasi 400 mila in più rispetto al 2016, mentre il dato riferito agli uomini (13,35 mln) è stato nel 2017 inferiore a quello di dieci anni fa. Tuttavia, tra il tasso di occupazione maschile (67,1%) e quello femminile (48,8%) resta una differenza di oltre 18 punti percentuali nella fascia di età 15-64 anni (Dati ISTAT provvisori).

Alla vigilia delle celebrazioni dell'8 marzo, la Fondazione Di Vittorio pubblica uno studio in cui fotografa la condizione femminile nel mercato del lavoro italiano (con alcune comparazioni in altre regioni europee).

Lavoratori digitali

Le tecnologie digitali sono fondamentali per la vita delle persone e delle imprese, per la crescita individuale così come per lo sviluppo di un territorio. Negli ultimi anni la produzione di beni e servizi digitali ha coinvolto una quota crescente di lavoratrici e lavoratori, eppure le condizioni di chi opera in questi settori sono poco conosciute.
Sono più di 450mila i lavoratori del settore, a prevalenza maschile (80%) con un titolo di studio alto e un’età compresa tra i 35 e i 44 anni.
Le statistiche però non riescono a fornire delle informazioni approfondite ed esaustive su chi opera in questo ambito ed è difficile anche solo definire cosa sia il “lavoro digitale” o una “impresa informatica”.

Lavoratori digitali

Ricerca sul lavoro digitale

Le tecnologie digitali sono fondamentali per la vita delle persone e delle imprese, per la crescita individuale così come per lo sviluppo di un territorio. Negli ultimi anni la produzione di beni e servizi digitali ha coinvolto una quota crescente di lavoratrici e lavoratori, eppure le condizioni di chi opera in questi settori sono poco conosciute.
Sono più di 450mila i lavoratori del settore, a prevalenza maschile (80%) con un titolo di studio alto e un’età compresa tra i 35 e i 44 anni.
Le statistiche però non riescono a fornire delle informazioni approfondite ed esaustive su chi opera in questo ambito ed è difficile anche solo definire cosa sia il “lavoro digitale” o una “impresa informatica”.

4 milioni 492 mila persone nell’area del disagio occupazionale


Lavoro: FDV (Cgil), 4 milioni 492 mila persone nell’area del disagio occupazionale
È il dato più alto degli ultimi dieci anni (+45,5% sul 2007)

Roma, 9 dicembre - Sono 4 milioni 492mila le persone che nel nostro Paese si trovano nella cosiddetta area del disagio occupazionale (vale a dire coloro che in modo involontario svolgono un lavoro temporaneo o a tempo parziale), con un incremento del 45,5% rispetto al 2007. È quanto emerge da una ricerca della Fondazione Di Vittorio

Il tasso del disagio è pari al 20% (rispetto al totale degli occupati). Il più alto degli ultimi dieci anni. Al Sud (23,9%) è maggiore rispetto al Nord (17,7%). Nell’occupazione femminile più alto (26,9%) rispetto a quella maschile (15,2%).

Mobilità Auto – Il futuro è adesso: l posizionamento competitivo del gruppo FCA

Pubblichiamo il rapporto “Mobilità Auto – Il futuro è adesso: Il posizionamento competitivo del gruppo FCA”.

Il documento a cura  della Fondazione Claudio Sabattini e della Fondazione Giuseppe Di Vittorio, è stato presentato  mercoledì 11 ottobre a Roma, presso la sede della Cgil nazionale. Tra i promotori hanno dato il loro contributo la CGIL e la FIOM - CGIL.

Direct Participation: the State of Play in Europe and Italy

Venerdì 13 ottobre, presso la sede della Fondazione Di Vittorio di via Donizetti 7/b, si terrà un seminario europeo sui temi della partecipazione diretta. Ovvero di quelle forme di organizzazione del lavoro orientate a migliorare la qualità dei suoi contenuti, in termini di autonomia e controllo, senza per questo  esulare dal ruolo della rappresentanza organizzata e della negoziazione collettiva. L'inziativa rientra nel quadro di attività prevista dal progetto europeo "DIRECT", promosso e coordinato dall'istituto sindacale bulgaro ISTUR-CITUB, con un partenariato internazionale che comprende anche la FDV. In attach il programma completo dell'evento.

Lavoro e capitale negli anni della crisi: l’Italia nel contesto europeo

Crisi: FDV Cgil, In Italia il calo del Pil (-7% rispetto al 2007) è stato più forte della media europea e la ripresa più lenta

"Servono una politica economica espansiva e, in particolare, investimenti su ricerca e innovazione, come dimostrano i 17,6 punti percentuali di ritardo registrati nel 2016 (in termini di variazione del capitale fisso dal 2007) nei confronti della zona Euro”.

IMPAcT-RLS: indagine sui modelli partecipativi aziendali e territoriali per la salute e la sicurezza sul lavoro

La ricerca si pone l’obiettivo indagare il ruolo e le condizioni in cui operano i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) a livello aziendale, territoriale e di sito produttivo.
Il progetto, finanziato dall’Inail, è stato condotto dal Politecnico di Milano, quale capofila,  insieme alla Fondazione Di Vittorio e all’Università di Perugia, con la collaborazione di Cgil, Cisl, Uil e il "Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambiente" dell’Inail.
Per la Fondazione Di Vittorio la ricerca è stata coordinata da Daniele Di Nunzio.
Questo il link del progetto:

https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/pubblicazioni/catalogo-generale/pubbl-impact-rls.html

E' possibile scaricare il report.

 

Salari minimi contrattuali e bassi salari nelle imprese del Terziario privato

“Salari minimi contrattuali e bassi salari nelle imprese del Terziario privato” è la ricerca a cura di Lorenzo Birindelli (esperto statistico-economico del mercato del lavoro); Michele Raitano (Sapienza Università di Roma); Salvo Leonardi (ricercatore senior presso la Fondazione Giuseppe Di Vittorio). 

Ecco i link ai diversi formati della pubblicazione:

FIDUCIA ECONOMICA, DISUGUAGLIANZE, VULNERABILITA’ SOCIALE - 2° TRIMESTRE 2017

Indagine Fdv, Cgil, Tecnè

FIDUCIA ECONOMICA, DISUGUAGLIANZE, VULNERABILITA’ SOCIALE

2° TRIMESTRE 2017

IL 32% GIUDICA PEGGIORATA LA PROPRIA SITUAZIONE ECONOMICA, IL 24% SI SENTE PIU’ VULNERABILE. LA FORBICE SOCIALE ED ECONOMICA SI ALLARGA E AVERE UN LAVORO NON PROTEGGE DAI RISCHI DI POVERTA’.

L'Indagine della Fondazione Di Vittorio e della Cgil e realizzata da Tecnè sui temi della fiducia economica, delle disuguaglianze e della vulnerabilità sociale, fotografa più che un miglioramento effettivo delle condizioni economiche degli italiani, un rallentamento del processo di deterioramento e il permanere di un sentimento di prevalente sfiducia di cui non può non risentirne l’evoluzione della situazione economica e sociale dell’Italia.

'La disoccupazione dopo la grande crisi'


Lavoro: FdV, nel 2016 la disoccupazione potenziale ha raggiunto il 18,5%
Oltre 5 mln i disoccupati in Italia. Scacchetti, mercato del lavoro in grave sofferenza. Occorre favorire politiche di crescita dell'occupazione giovanile e femminile.

In Italia la disoccupazione potenziale è di circa 2 milioni in più rispetto al dato ufficiale. È quanto emerge dal rapporto di ricerca sul mercato del lavoro, elaborato dalla Fondazione di Vittorio, dal titolo 'La disoccupazione dopo la grande crisi', aggiornato a giugno 2016.

Per misurare lo stato di salute del lavoro in Italia, la FdV ha elaborato una ulteriore stima della disoccupazione, il tasso di disoccupazione potenziale, utilizzando le rilevazioni della Bce e la percezione degli intervistati della Rilevazione Continua della Forza Lavoro dell’Istat. Nella ricerca, infatti, vengono considerati non solo i disoccupati formalmente riconosciuti, ma anche le persone che all'interno delle forze di lavoro potenziali aggiuntive (FLPA), riferiscono di sentirsi in cerca di occupazione (condizione percepita). Il tasso di disoccupazione schizza così al 18,5%, ben 6,8 punti sopra il tasso ufficiale, e il numero dei disoccupati sale a 5 milioni e 200 mila.

Lo studio fornisce, inoltre, un'analisi comparativa con le rilevazioni della Bce che stimano l'offerta di lavoro reale. Attraverso due metodologie di calcolo diverse si registra in entrambi i casi una disoccupazione italiana superiore al 20%. Il tasso di disoccupazione allargata per i Paesi dell'area euro è pari al 14,6% (4,3 punti sopra il tasso ufficiale) e al 21,8% per l’Italia (circa 10 punti sopra il tasso ufficiale), mentre il tasso di sottoutilizzo della forza lavoro raggiunge il 17,6% per la zona euro e il 23,8% per il nostro Paese (più del doppio del tasso ufficiale di disoccupazione).

Il contributo della ricerca per la partecipazione attiva dei lavoratori e delle loro rappresentanze

Il contributo della ricerca per la partecipazione attiva dei lavoratori e delle loro rappresentanze
Esperienze passate, nuove sfide ed opportunità del mondo del lavoro che cambia

Il 22-23 Giugno 2016 a Roma saranno presentati i risulati e le prospettive future di intervento di due progetti promossi dall'INAIL, condotti in collaborazione con CGIL, CISL, UIL, Fondazione Di Vittorio, Sindnova, Politecnico di Milano, Università di Perugia.

Vita da artisti

Vita da artisti
Ricerca nazionale sulle condizioni di vita e di lavoro dei professionisti dello spettacolo

La ricerca, dedicata a Davide Imola, dirigente Cgil, è stata realizzata dalla Fondazione Di Vittorio con il contributo e il supporto della SLC-Cgil.
Il rapporto di ricerca è a cura di Daniele Di Nunzio, Giuliano Ferrucci e Emanuele Toscano.

scarica il rapporto

Iscriviti a Mercato, Condizioni e Qualità del Lavoro